Summer Day

SAFE – Missione 3: Asciutto

Parole: 900

Nessuno sapeva di chi fosse stata l’idea di andare al mare quel weekend. 

Probabilmente era il frutto del rimbalzo di un suggerimento sfuggito a qualcuno durante una delle riunioni del branco. 

Succedeva spesso. 

Qualcuno accennava a qualcosa, qualcun altro gli faceva eco, qualcuno protestava per qualche motivo, poi si creava una discussione al riguardo o sull’argomento che stavano trattando quel giorno ed ecco fatto che nessuno avrebbe mai più ricordato chi di loro fosse stato l’artefice dell’idea. 

Fatto sta che stavolta il piano di passare un weekend al mare prima del nuovo semestre, sembrava aver trovato tutti d’accordo. 

Persino Derek, anche se il lupo mannaro si rifiutò ostinatamente d’ammetterlo. 

Stiles assicurò che il suo cipiglio in questo caso era solo una calcolata maschera per non rinunciare alla sua facciata da burbero guastafeste e nessuno mise in dubbio la sua affermazione, visto che il ragazzo era l’esperto ufficiale nel decifrare le enigmatiche espressioni facciali del lupo mannaro. 

Quindi avevano preparato un piccolo bagaglio a testa – tranne Lydia, che sembrava aver bisogno di portarsi dietro metà del suo guardaroba per qualche incomprensibile ragione – e con la jeep di Stiles e la Camaro di Derek erano partiti in viaggio alle prime luci dell’alba. 

Probabilmente avrebbero dovuto scegliere due vetture con un dispendio di carburante minore visti i costi attuali del petrolio, perché tra la jeep di Stiles che bruciava misteriosamente litri di benzina e la stupida costosa auto di Derek, erano stati costretti a fermarsi tre volte per fare rifornimento durante tutto il tragitto. 

Erano comunque riusciti a raggiungere la spiaggia vittoriosi e trascorrere una giornata fantastica.

L’oceano era meraviglioso, limpido e fresco, un vero toccasana per il caldo torrido di Agosto. 

Giusto il tempo di montare l’ombrellone e l’intero gruppo si era gettato tra le piccole onde spumose con un grido di gioia. 

Primo tra tutti sorprendente fu Derek, che aveva rinunciato a qualsiasi parvenza di compostezza per la possibilità di rinfrescarsi. 

Si erano susseguite battaglie di schizzi, combattimenti acquatici, partite a volleyball e gare di tuffi dalla scogliera.

Pranzarono nel piccolo ristorantino su palafitta dello stabilimento balneare, ordinando la più buona frittura di pesce che avessero mai mangiato. 

Sembrava in tutto e per tutto la giornata perfetta, un sogno se paragonato a qualsiasi altro giorno della loro frenetica vita. 

I problemi erano insorti nel momento del ritorno.  

“Vi avevo avvertito di asciugarvi per tempo.” Rimproverò Stiles squadrando Scott, Liam e Malia ancora completamente fradici e con chiazze di sabbia umida attaccate ovunque.  

“Ma Stiles…” 

“No, Scott. Non salirete sulla mia macchina grondando acqua e spargendo sabbia. Sai quanto impiegherei a pulirla?” Dichiarò duramente, bloccando sul nascere qualsiasi scusa il suo migliore amico avesse in mente di usare. 

“Abbiamo letteralmente sanguinato su quei sedili e tu ti preoccupi di acqua e sabbia?” Fece notare Malia con evidente irritazione.

“Quelle erano situazioni particolari. Nella vita di tutti i giorni mi piacerebbe che voi portaste un po’ più di rispetto per Roscoe. Quella macchina ha salvato i vostri culi pelosi innumerevoli volte.” Chiarì l’altro afferrando al volo il tubetto di crema solare che Derek gli lanciò con un grugnito, invitandolo ad usarla.

Stiles alzò gli occhi al cielo ma accettó il silenzioso consiglio. 

“Non possiamo tornare con la macchina di Derek?” Propose innocentemente Liam, guardando speranzoso l’altro beta.  

Stiles dovette trattenersi con tutto se stesso per non scoppiare a ridere per l’assurdità appena detta dall’amico. 

Derek guardò il trio impenitente uno ad uno. 

“Cosa ti fa pensare che vi farei salire sulla mia macchina?” 

I tre si arresero sconsolati all’inevitabilità di dover aspettare di asciugarsi a meno che non volessero farsela a piedi fino in hotel.

Scott si sdraiò sugli scogli come una lucertola al sole, Malia rubò la sedia a sdraio di Lydia, dato che la banshee non la stava più usando perché aveva iniziato a flirtare spudoratamente con il bagnino e Liam tenne il broncio seduto sul suo asciugamano. 

Stiles stava camminando lungo il bagnasciuga, raccogliendo conchiglie e pezzi di vetro, stando attento a schivare le giocose onde del mare mentre aspettava che i suoi amici si asciugassero con gli ultimi raggi del sole pomeridiano, quando Derek si avvicinò alle sue spalle, avvolgendo le sue braccia muscolose intorno a lui. 

“Puzzi di buono.” Disse il lupo contento, premendo il naso tra i capelli arruffati del ragazzo, annusando l’odore di salsedine intrecciato a quello della contentezza nel suo profumo.

Stiles sbuffò divertito, girandosi tra le sue braccia per beccarlo sulle labbra con un dolce bacio. 

“Doveva essere un complimento?” 

Derek scrollò le spalle. 

“Mi piace quando profumi così.” 

“Così come?” 

“Tipo felice.”

Stiles si premette contro il petto di Derek con un sorriso beato. 

“Lo sono.” Confermò, baciandolo appassionatamente. 

Qualcuno nelle vicinanze fischiò, qualcun altro applaudì dello spettacolo.

Le labbra del licantropo si curvarono in un sorrisetto predatorio quando si allontanó per riprendere fiato, i suoi occhi scintillanti di un’idea fenomenale per chiudere in bellezza la giornata.  

Le sue mani si strinsero sui fianchi del ragazzo in una presa ferrea. 

“Derek cosa stai…”

Stiles non ebbe il tempo di finire la domanda che venne sollevato di peso e gettato in acqua. 

Il giovane riemerse tossendo, lanciando un’occhiata furente al suo fidanzato. 

“Ora dovremo aspettare che anche Stiles si asciughi!” Protestó in coro il branco. 

Derek li ignorò, tornando all’ombrellone con un ghigno soddisfatto.

 

 

Precedente Sea Monsters Successivo Hard mode