Stella cadente

Questa storia partecipa al cowt 8, quinta settimana, prompt:  “Solo uno morirà stanotte” (Sirius Black, Harry Potter) FIGHT RUBY!

Rubia vide il suolo avvicinarsi alla velocità della luce e chiuse gli occhi. L’impatto fu fragoroso anche se non si fece nulla, attorno a lei il suolo si era aperto come un fiore. Aveva freddo e si sentiva strana nelle sue nuove sembianze. Si tirò a sedere e provò ad alzarsi ma quelle strane estremità di cui erano forniti tutti gli esseri umani erano più difficili da usare di quanto sembrava. Si alzò a fatica guardandosi intorno, non aveva la minima idea di dove si trovava o di dove poteva andare.

Era spaventata.

Sulla terra molti davano la caccia alle stelle, il cuore di una stella ti può dare l’eterna giovinezza. Una luce fortissima improvvisamente illuminò l’avvallamento, al punto che per un secondo Rubia pensò fosse caduta un’altra delle sue sorelle. Ma quando si spense la figura che apparve ai suoi occhi era indubbiamente un essere umano, molto vecchio per giunta.

“Oh santa madre!” esclamò una vecchina apparendo in un lampo luminoso “Come temevo, non puoi stare qui piccolina” sembrava spaventata quanto lei “La tua caduta si è vista da miglia di distanza hai dove andare?”

Rubia sentì le lacrime invadergli gli occhi: “No, non sono mai stata sulla terra”

“Quello che ti serve è un incantesimo di viaggio come quello che fa funzionare le candele di babilonia” le mostrò un mozzicone di candela, la cera era scura come la notte “Questa non ti porterà lontano, ma può condurci a casa mia, sono sicura che le mie sorelle mi aiuteranno volentieri a rimandarti a casa”

Rubia la ringraziò riconoscente lasciandosi avvolgere le spalle da un esile braccio. In un lampo sparirono e ricomparvero in un imponente maniero.

Le sorelle di quella che si presentò come Lamia furono altrettanto sollecite nell’aiutarla, la fecero entrare mostrandole il sontuoso palazzo dove vivevano e gl’innumerevoli animali che avevano salvato dai cacciatori.

La fecero accomodare su un grosso lastrone freddo preparando il necessario per l’incantesimo.

Lamia le accarezzò i capelli sorridente, non capiva come mai le altre stelle fossero tanto spaventate dalla terra, non tutti gli umani erano malvagi, lei si sentiva al sicuro lì. Iniziò ad emanare una luce delicata sorridendo alle sue salvatrici.

Anche le mani di Momro ed Empusa erano su di lei ora. Improvvisamente la immobilizzarono, si voltò di scatto, Lamia aveva sfoderato un coltellaccio fatto di vetro e il suo volto si era trasformato in una maschera orribile. Sentì un dolore lacerante al petto e il mondo si fece buio.

Precedente La notte delle streghe Successivo Down Sky