Quando le pietre parleranno

Cow-t 10. SAFE. M2. Prompt: Mitologia Greca e Romana

Mercurio non era arrivato dov’era fidandosi delle persone.
Si era fatto strada dal basso da solo. Quando aveva iniziato non era nulla più che untrovatello fuggito di casa. Sua madre era morta e suo padre non era mai stato presente e quando avevano cercato di portarlo in una ‘struttura adatta a lui’ come l’avevavno definita era fugito più lontano che poteva senza guardarsi indietro.
I due soldi che aveva in tasca e uno scarso controllo dei treni lo avevano portato in quella città. L astessa città che adesso poteva definire sua senza troppi complimenti.
Nelle strade non accadeva nulla senza che lui lo sapesse. Contrabbando, assassini, droga, furto, prostituzione: aveva le mani in pasta ovunque. Curioso come quando diventi abbastanza ricco e potente niente ti è più precluso. Non si candidava un politico che non fosse sul suo libro paga, la polizia era il suo personale braccio armato.
Le persone comuni vivevano la loro misera vita credendo di essere protette dal sistema ma il sistema era lui e l’unica cosa che era intenzionato a proteggere erano i suoi interessi.
Aveva schiere di uomini fedeli pronti a prendersi una pallottola per lui. Molti li aveva scelti e cresciuti personalmente modellandoli a suo gusto e non aveva certo bisongo di alzare la voce per ottenere qualcosa.
Eppure qualche volte compariva qualcuno che pensava di essere più furbo di lui.
Nello specifico l’uomo in questione era conosciuto come Il Greco. Non il più orgiginale dei soprannomi ma a volte le persone sono stupide. C’è poco da fare.
È anche vero che quando il tuo vero nome è Batto probabilmente qualunque soprannome sembra più appetibile.
Ad ogni modo questo Greco, che di recente stava emergendo nel traffico di esseri umani, aveva deciso di allargare il suo giro alla sua città.
Mercurio aveva da tempo capito che non ne traeva nulla a mostrarsi ostile per principio, era molto più redditizio mostrarsi condiscendente ai nuovi soci.
Curiosamente le persone tendono ad abbassare la guardia se ti credono stupido o comunque se pensano di poterti fregare.
Fortunatamente Mercurio non si faceva remore a fare un esempio di casi come questo.
Nello specifico l’intera faccenda ruotava intorno ad un gruppo di donne del terzo mondo che Batto gli aveva ‘regalato’ per così dire. Durante lo sbarco clandestino, qualcuno aveva cantato e c’era stata una retata. Batto si era affrettato a portarle in un’altra città e gliele aveva donate a mo’ di pegno di amicizia, un po’ perché erano merce che scottava un po’ perché Mercurio non avrebbe avuto problemi a far passare un po’ di soldi di mano tramite i suoi contatti perché la polizia chiudesse gli occhi.
Il problema era sorto con l’arrivo del FBI. Un investiatore ficcanasava in giro e
Era riuscito a risalire a Batto che era stato chiamato a deporre in centrale.
“Tranquillo,” aveva detto al telefono dopo aver avuto la sfacciatagine di chiamarlo sul suo numero privato. “Parleranno le pietre prima di me.”
L’idiota non poteva sapere che era stato lo stesso Mercurio a convocare l’investigatore per mettere alla prova Il Greco.
In maniera disgustosamente prevedibile l’uomo, messo alle strette aveva cantato e per questo ora si trovavano al porto.
“Ora vediamo se le pietre parleranno.” Furono le parole di congedo che gli rivolse Mercurio prima che i suoi uomini lo buttassero in mare con un paio di chili di cemento ancorati ai piedi.

Precedente Family oath Successivo Creative demigods