La notte delle streghe

Questa storia partecipa al cowt 8, quinta settimana, prompt:  “Solo uno morirà stanotte” (Sirius Black, Harry Potter) FIGHT RUBY!

Il fuoco scoppiettava allegramente sotto la pentola della cena, inondando la casa di un piacevole tepore. Fuori la luce del sole calante filtrava attraverso i rami dell’antica foresta che circondava la casa.

“Sara, apparecchia la tavola” chiese pazientemente.

“Va bene Winnie!”

Sara mise giù il centrino che stava maldestramente ricamando e si adoperò piroettando intorno al tavolo.

Danzare le piaceva moltissimo!

“Ho trovato i funghi!” annunciò Mary rientrando con un sorriso vittorioso.

“Bravissima! Ti dispiacerebbe prepararli?”

Mary si tolse lo scialle, non era ancora propriamente autunno ma le serate iniziavano e freddarsi ed era facile ammalarsi. La donna lavò minuziosamente i finferli che aveva raccolto e li sminuzzò con mano esperta prima di passarli a sua sorella.

Winnie li gettò in pentola mischiando, i funghi avrebbero aggiunto il retrogusto perfetto alla sua zuppa; rimise il coperchio e si allontanò dal camino.

La tavola era pronta e Sara stava aggiungendo della frutta, che avrebbero mangiato dopo lo stufato, e il pane che aveva preparato quella mattina.

“Siediti pure Winnie, posso pensare io al resto” Mary si rimboccò le maniche e Winnie annuì con un sorriso, sua sorella adorava cucinare come poco altro al mondo.

Si accomodò sulla sua sedia a dondolo rilassando le membra stanche mentre le sorelle si affaccendavano intorno a lei e si lasciò pervadere da quel senso confortante di quotidianità. Sapeva che indipendentemente da cosa avrebbe portato loro il futuro le sue sorelle ci sarebbero state per lei.

Con questo pensiero si assopì cullata dal tepore del fuoco e dai confortanti rumori domestici: il confuso rumore di passi di Sarah che probabilmente ancora danzava al ritmo di una musica che poteva sentire solo lei, i respiri brevi, simili a sbuffi di Mary, che controllava la cena come un falco, il rumore del vento contro il vetro della finestra e i suoni soffocati della bambina che avevano rapito con l’inganno il giorno prima, rinchiusa i una grossa gabbia.

Forse aveva notato la grossa mannaia presa da Mary.

Era una ragazzina adorabile con dei boccoli biondi, sarebbe diventata una ragazza bellissima un giorno, sfortunatamente per lei non sarebbe sopravvissuta fino alla mattina dopo. L’immortalità era uno dei vantaggi dell’essere strega, ma a volte un sacrificio andava fatto.

Non che a Winnie importasse mentre sprofondava nel sonno.

In realtà, non poteva sapere della folla inferocita che stava arrivando.

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