Kamikaze

SAFE – Missione 2: Sbagliare è umano, perseverare è diabolico.

Parole: 515

Derek, appena sveglio, trovò Stiles in cucina circondato dal solito mucchio di scartofie. Ancora troppo stordito dal sonno non si scompose limitandosi ad avviare il caffè.
“Buongiorno.” Disse infine.
“Dovrebbe essere nel frigo.” Rispose Stiles con gli occhi che si muovevano in fretta seguendo la pagina.
Derek aspettò di avere una tazza di caffè in mano prima di sedersi al tavolo e fare la fatidica domanda.
“Di cosa si tratta?” Chiese.
“Kamikaze.” Disse il ragazzo senza elaborare.
“Dici io in questo matrimonio? Sono d’accordo.”
Stiles alzò la tsta con la fronte aggrottata.
“Che hai detto?”
“Niente. Tu piuttosto, a cosa stai lavorando.”
“Stavo leggendo un trattato di semantica linguistica.”
“Fammi indovinare. Isaac ti ha di nuovo rubato il cruciverba?”
“No. Cioè Si. Che ci farà poi dato che guarda le risposte su internet. No era solo una curiosità.”
“Penso siamo ben oltre la curiosità, hai un grafico a insiemi che s’intersecano.”
“Si tratta dell’origine del termine.” Fece una pausa drammatica che Derek sottolineò bevendo un sorso di caffè. “Tutto è iniziato con gli unni. Sono un popolo terribilmente resistente sai? Hanno provato per tipo quattro secoli ad invadere la Cina e infine ci sono riusciti. Però invece di continuare la loro avanzata hanno avuto la grandiosa idea di fermarsi a riorganizzare l’appartato burocratico. Cioè, ma come ti viene in mente?” Stiles unì le mani a preghiera scuotendole basito. “In un posto come la Cina poi, che ad ogni cambio d’imperatore veniva cambiato quasi integralmente l’apparato statale oltre al fatto che abbandonvano la capitale per spostarla da un’altra parte, perchè dato che ci era morto l’imperatore era maledetta. Vabbè comunque non c’interessa ora. Come dicevo gli unni erano guidati da Kubilai Khan, il figlio di Gengis Khan.” Gli disse in maniera così discorsiva che a Derek scappò un sorriso. “Una volta sistemata le situazione in Cina finalmente rivolsero la loro attenzione a oriente e quindi al Giappone. Costruirono una flotta e salparono alla volta dell’isola ma prima ancora che potessero approdare un tifone spazzò via la flotta e furono costretti a battere in ritirata.” Derek inarcò le sopracciglia sorpreso. Non se lo aspettava; e neanche i giapponesi probabilemtne. “Però come ti avevo detto se c’è un popolo persistente sono loro. Quindi tre anni dopo con una nuova flotta ritentarono l’impresa. Questa volta riuscirono persino ad approdare; prima che un tifone arrivasse e li spazzasse via.” Derek finì il caffè preso dalla storia, davvero non l’aveva mai sentita eppure è il genre di aneddoti che dovrebbero raccontarti a scuola per interessarti alla storia. “E da allora i giapponesi, che già erano convinti di discendere dagli idei si convinsero che questi li proteggessero attivamente e chiamarono il vento Kamikaze: il vento degli dei. Da qui quindi il nome dei piloti suicidi nella second guerra mondiale. Erano l’incarnazione di questo vento.”
Derk era ormai abituato a ricevere questo carico d’informazioni di prima mattina. Era un cosa che aveva messo in conto quando aveva sposato Stiles. Però questa volta si riscoprì sorpresamente colpito. L’aneddoto gli era piaciuto.

Questa volta non si lascia incantare stasera testa lo guardo così felicemente. Io ci rinuncio e tiro fuori come un libro da sotto una pila si tratta della parola kamikaze disse e darei che lo guardate quello del tipo come io in questa relazione come io nelle entrare in questa relazione le parole. No, no, intendo il termine giapponese la terra di origine, non la so, ma sono sicura che stai per illuminarmi, sai se ormai era venuto qualunque retta. Ti volevo chiedere la parte sua e così se devi invadere la Cina dopo almeno 5 minuti che parlava terra e che non guardo ricevente dicendo. Ma non stavamo parlando del Giappone?

Volevo andare a parare ed è che siete in Festa tutta la cucina. Ok ricapitolando. E Giappone e termine kamikaze. Qual è il polso i suoi appunti e disse sono i broccoli, poi per questo che intendevo io invece di continuare subito alla volta del Giappone per qualcosa come diversi anni per organizzare la burocrazia passasse questo momento in silenzio, poi io posso proprio l’attenzione al Giappone invaderlo attentamente il capanno nella stagione dei Monsoni e incoraggiandolo semplicemente un

Tornado fortissimo a Riposto a Sofia la volta degli urli di interessante e quindi come ti stavo dicendo io gli erano persone molto persistenti, dopo tutta l’hanno operato per 500 anni a sfondare la Muraglia Cinese, attivamente di riuscirci e Giappone aspettarono ben 3 anni, prima di tentare è appena tornati alle coste giapponesi o tornare tutti siamo arrivati e quindi vedi di scendere dal tavolo giapponese.

Ammettere che per una volta preso Ormai sei abituata a queste distanze nella letteratura giapponese, così come prima era fissato sulla storia e sicuramente dopo sarebbe fissato. Se qualcun altro ma questo l’unica volta devo ammettere che è una storia davvero interessante.

Precedente La volpe temeraria Successivo Derek to Kame