Il figlio perduto di Helios

Cow-t 10. SAFE. M2. Prompt: Mitologia Greca e Romana.
Fetonte finalmente era riuscito nella sua impresa, il suo obiettivo era in piedi a pochi metri da lui. Suo padre Helios. Dopo anni di incertezza aveva finalmente chiesto a sua madre notizie dell’uomo. Climene, quando era piccolo, gli aveva raccontato molte volte di come aveva incontrato il famoso Helios, un grande nome nel campo del commercio di auto d’epoca, e di come dopo la loro avventura aveva avuto lui e le sue quattro sorelle: Egiale, Lampetusa, Lampezia e Fetusa. Nessuno dei due nutriva sentimenti particolarmente profondi per l’altro ed erano rimasti in buoni rapporti. L’eccentrico miliardario era la causa del loro stile di vita agiato.
Più e più volte aveva mostrato il suo supporto incondizionato, pagando le migliori scuole per Fetonte e le sue sorelle. La sfortuna del ragazzo risiedeva però in agguato nella sua amicizia con Epafo. Anche lui figlio di un padre famoso che non aveva mai sposato sua madre Io: Giove, il proprietario di una grande compagnia energetica nocnheè di diverse compagnie aeree.
Epafo a differenza di lui, non aveva mai goduto dei favori paterni, suo padre infatti era noto per la sua fama di Don Giovanni, e molti erano i figli che aveva abbandonato dopo le sue scappatelle.
Epafo nutriva una profonda invida per Fetonte e stufo di sentirlo tessere le lodi del padre insediò il dubbio nella sua mente. Sicchè le sue sorelle, poco più grandi di lui erano gemelle Epafo cercò di convincerlo che erano solamente loro ad essere figlie di Helios.
“Lo hai detto tu stesso.” Disse Epafo, una sera dopo che avevano bevuto qualche bicchierino di troppo. “Tua madre e Helios non avevano intenzioni serie l’uno nei confronti dell’altro. Passi una gravidanza in seguito ad una scappatella, ma se la loro relazione era poco seria come dici che anche tu sia frutto della loro unione è irrealistico.”
I due ragazzi litigarono e il giorno dopo Epafo si prostrò ai suoi piedi imploando perdono e dando la colpa al alcol.
Se anche la disputa era stata sedata il dubbio ormai era instillato nella mente di Fetonte che si confrontò con sua madre.
Climene, quasi come se sapesse che questo momento sarebbe arrivato gli regalò un sorriso comprensivo:
“Confrontati tu stesso con tuo padre.” Disse tranquilla. “Già da tempo mi ha detto che se un giorno avresti espresso il desiderio d’incontrarlo, di condurti da lui.”
E così era lì. In occasione di una rassegna di auto organizzata da Helios, finalmente lo avrebbe incontrato.
Non dovette neanche farsi avanti.
Come l’uomo lo scorse tra la folla gli andò incontro sorridendo bonario. Climene aveva regolarmente inviato foto dei loro figli e, ora che erano vicini la somiglianza tra i due era palese.
L’uomo fugò ogni dubbio del figlio sulla loro parentela arrivando fino a promettergli qualunque cosa avrebbe desiderato a rimostra dell’affetto che provava per lui.
Fetonte si morse il labbro metitabondo e infine espresse la scelta.
“Desidero essere io a condurre la tua auto di rappresentanza alla rassegna.” Disse. Incontrando suo padre aveva scoperto il desiderio sopito che tutto il mondo conoscesse la loro parentela e non riusciva a togliersi dalla testa l’immagine della voce che annunciava:

L’auto delle scuderie Halios è condotta dal figlio del prestigioso propriaterio: Fetonte.

Helios provò in tutti i modi a dissuaderlo, ma aveva promesso davanti a tutti i presenti che avrebbe concesso al figlio un desiderio e non poteva rimangiarsi la parola data.
Con apprensione seguì l’entrata in pista di suo figlio. La sua ansia si quietò un pochino vedendo che il ragazzo ci sapeva fare; inoltre non era niente di particolarmente complesso: i piloti, uno alla volta, dovevano portare l’auto a regime e fare tre giri di pista.
Tutto filò liscio fino alla fine del secondo giro. Fetonte scoppiava di orgoglio, nella bellissima macchina di suo padre, si conduceva che era una meraviglia.
Preso nel momento notò il cane che era scappato in mezzo alla pista solo all’ultimo. Sterzò istintivamente evitando l’animale.
Il mondo si capolve più volte mentre l’auto si ribaltava andando a schiantarsi contro le transenne.
Le voci urlavano in lontananza mentre il mondo si faceva scuro.

La voce del terribile incidente fece il giro del mondo.
Helios arrivò addirittura a comprare un’intera foresta di pioppi su Treedon in memoria del figlio scomparso.
Molti dicono che fu questa la causa del suo ritiro l’anno seguente, quando improvvisamente designò Apollo, una giovane promettente, appena affacciato al campo automobilistico, come suo erede e si ritirò a vita privata, pur rimanendo come consulente del ragazzo per molto tempo.
Che vedesse nel giovane Apollo il figlio che aveva perduto?
A oggi ci è impossibile dirlo.

Precedente I'm not stopping you Successivo The heart of the warrior