How to handle Poison-Type.

Cow-t 10. Prompt: neonati/cuccioli. SAFE. Fandom: Pokémon.

L’asilo dei pokemon era una struttura dall’aspetto delicato, con ampie vetrate e decorata con colori pastello in modo non differente da un regolare asilo per esseri umani.
All’interno lo staff si prendeva cura tanto di uova non schiuse quanto di pokemon appena nati e soprattuto dei così detti baby pokemon.
Questa categoria in particolare si può dire essere stata scoperta quasi per caso.
Secondo la leggenda, nel periodo Edo, un allevatore di Pokemon di ascendenza Buddhista aveva preso l’abitudine di conservare le uova dei Pokemon in sua custodia in una stanza chiusa, senza finestre. Periodicamente questi accendeva incensi in questa stanza per evocare la protezione di Buddha sui nascituri e notò che alcune specie di Pokemon, se schiuse in presenza di alcuni incensi particolari presentavano delle forme preevolute, mai viste prima.
Legenda o no i baby-pokemon esistevano e essendo in media molto piccoli e deboli non era raro che venissero affidati a degli asili fino all’evoluzione.
Nell’asilo di Hau’oli Yellow aveva appena passato il colloqiuo di assunzione ed era se possibile la persona più felice del mondo.
Aveva sempre amato i Pokemon e anche se non aveva una passione particolare per le lotte adorava prendersi cura di loro.
Quando aveva saputo di quella posizione non aveva esitato a trasferirsi da Akala, la sua isola di origine per lavorare lì. Aveva trovato un delizioso cottage con vista sul mare, con un giardino perfetto dove aveva provvedutto a ripinatare immediatamanete il fiori rosa di Akala, il suo oricorio si era sempre nutrito di Nettare rosa e non voleva fargli mancare nulla.
Particolarmente entusiasta della loro casa sul mare era anche il suo Raichu, il pokemon, essendo nativo di Alola, adorava fare surf sulla sua coda ed era praticamente impossibile tirarlo fuori dall’acqua.
Più di una volta, Yellow aveva dovuto mandare il suo fedelissimo Schyter a recuperarlo. Era il primo pokemon che aveva ricevuto e i due erano legatissimi, tutti gli chiedevano perché non lo aveva mai fatto evolvere in Scizzor ma la risposta era sempre la stessa: il suo Schyter era felice così e di conseguenza era felice anche lei.
Il primo giorno all’asilo aveva fatto un tour, la sua tutor le aveva mostrato dove incubavano le uova e il piccolo parco giochi dove i bambini del quartiere potevano venire a giocare con i pokemon. Non era raro che una volta cresciuti i bambini in questione adottassero i pokemon con cui avevano una buona intesa e giocare insieme sin da piccoli era un ottimo modo per farli legare in modo naturale, senza pressioni.
La struttura ospitava anche un buon numero di babypokemon: c’era un piccolo togepi appena schiuso che aveva dormito placido fra le braccia della sua tutor per tutto il tour, due magby e un elekid terribilmente dispettosi che combinavano guai in continuazione, nello stagno ospitavano un mantike e addirittura cinque azurill poichè di recente c’era stata una migrazione di azumarill, un cleffa e un igglypuff erano appena stati adottati da una famiglia del vicinato che aveva due bimbi piccoli, un altro cleffa e uno smoochum invece erano stati affidati loro da un allenatore che era in viaggio e non voleva sottoporre i piccoli ad uno sforzo eccessivo, due piccoli pichu con la loro mamma pikachu erano in fase di ricovero dopo l’aggressione di alcuni pokemon selvatici e presto sarebbero stati rimessi in libertà.
L’elenco sembrava non finire mai ma quello a colpire particolarmente Yellow fu un piccolo affarino viola che se ne stava seduto in un angolo.
Era un Toxel.
Un pokemon originario di una lontana regione chiamata Galar, la sua tutor le aveva detto che l’allenatore aveva scambiato quello che pensava essere un uovo di Zigzagoon di Galar e invece quando si era schiuso all’interno aveva trovato un Toxel. Lo aveva affidato a loro perché non era attrezzato per gestire un pokemon del genere e anche loro si stavano trovando in difficoltà.
Il piccolino aveva un doppio tipo unico: elettro/veleno, e la sua pelle era tossica al tatto.
Gli altri pokemon si tenevano alla larga e lui non faceva nessun tentativo di socializzare. Era talmente introverso che rifiutava anche il cibo a meno che non glielo si lasciasse a portata di mano per poi lasciarlo solo nella stanza.
Quella notte Yellow, sdraiata nel suo letto non riusciva a levarsi dalla mente lo sguardo che il piccolino le aveva lanciato, non sembrava… ostile, solo curioso; ma era stata questione di una frazione di secondo poi si era di nuovo voltato verso il muro.
Il giorno dopo la ragazza varcò la porta dell’asilo decisa. Aveva passato la notte preticamente in bianco ma aveva un piano.
Per prima cosa si sedette a media distanza dal Toxel con una ciotola di bacche, evocò i suoi pokemon e li lasciò giocare con gli altri piccoli sparsi nella stanza.
Raichu nel giro di cinque minuti stava già veleggiando con i due magby attaccati alla coda mentre elekid li rincorreva e oricorio aveva messo su un’esibizione su un palco improvvisato con una scatola.
Schyter, di natura più seria come al solito era rimasto vicino a lei.
Per una mezz’ora non fece nulla poi avvicinandosi a Schyter gli mormorò delle istruzioni. Il pokemon verde prese le bacche e si avvicinò a Toxel sedendosi estremamente vicino al piccolo pokemon.
Dopo un attimo di indecisione gli offrì una baccaperina ma Toxel lo guardò malissimo arretranto. Schyter era unpokemon calmo per lo più ma non gli piacevano i caprici, aveva praticamente cresciuto lo stesso raichu che ora faceva finta d’imitare oricorio e non era facile da fregare. Acchiappò Toxel per la collottola e se lo mise in grembo tenendolo fermo mentre si dimenava. Il piccolo emise una serie di versi di lamentela attirando l’attenzione dei presenti ma Yellow alzò una mano fermandoli. Dopo un minuto il cucciolo si fermò sorpreso guardando Schyter con tanto d’occhi. Il pokemon di acciaio coleottero, stoico come sempre si limitò a offrirgli la baccaperina nuovamente e nel giro di un secondo Toxel gli si era abbarbicato addosso abbracciandolo mentre scodinzolava felice.
“Ma cosa…?” La tutor di Yellowguardava la scenaa bocca aperta.
“Non è scontroso, ma aveva paura di far male a qualcuno perché è velenoso. Ovviamente questo non vale per Schyter, il veleno non ha effetto sui pokemon di tipo acciaio. Voleva le coccole come qualunque cucciolo.”
I versi felici del piccolo Toxel erano dolcissimi e Yellow capì che allevare i pokemon era quello che voleva fare nella vita.
Un giorno pensò avrò il mio centro di allevamento personale e nessun pokemon avrà segreti per me!

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