Gelato al limone

SAFE- Missione 2 – Matrimonio

Parole: 820

 

Stiles stava sbuffando come un mantice mentre cercava di spostare gli scatoloni  del trasloco.

Era appena arrivato nella nuova casa e già rimpiangeva di aver rifiutato l’aiuto di Scott.

Il suo amico si era offerto di farsi le dieci ore di macchina con lui per aiutarlo con gli scatoli e poi tornare con l’aereo quando si fosse sistemato. Stiles era stato commosso dall’offerta ma alla fine aveva rifiutato.

Il suo amico stava risparmiando per andare a vivere con Allison e preste avrebbe rilevato la clinica dove lavorava, non poteva chiedergli un sacrificio del genere.

Il viaggio era stato interminabile. Un ingorgo lo aveva bloccato per quattro ore. Con il telefono scarico e il condizionatore che andava a criceti pensava che sarebbe morto.

Infine era arrivato a mezzanotte passata. 

La casa era vuota e aveva scaricato imprecando in tutte le lingue.

Sapeva di avere un coinquilino nell’altra camera ma a quanto pare era uscito e non lo aveva incontrato. Aveva quasi sperato di ricevere un aiuto ma la sua sfortuna non perdeva un colpo.

Ovviamente non aveva pensato a scrivere sugli scatoloni il contenuto e ora vagava quasi piangendo da uno all’altro in cerca di cose basilari come asciugamani e spazzolino. Si rifiutava di mettersi a letto lercio com’era. Non aveva mangiato ma era fin troppo tardi per gli uber e non aveva niente di commestibile nei suoi bagagli. 

La sua sfortuna ovviamente non era ancora andata a letto e proprio mentre cercava un posto per poggiare una scatola e aprirla la luce mancò. Il suo piede urtò qualcosa e cadde all’indietro con un urlo. la scatola che aveva in mano grazie al cielo rotolò di lato e non lo uccise ma era atterrato male fra due scatoloni e ora aveva un dolore poco dignitoso al fondoschiena che gli aveva tolto il fiato.

“Tutto bene?” Chiese una voce estranea. Una voce profonda e molto sexy. Ma forse se l’era immaginata.

“Nnnnnh.” Riuscì solo a mugugnare voltandosi sulla pancia per sfilarsi di sedere in modo molto poco dignitoso. Una luce si accese dietro di lui. 

Non se l’era immaginata la voce. 

“Aehm, salve?” Disse cercando di non pensare che stava dando le chiappe al suo nuovo coinquilino. Ma la sfortuna le ferie non le prendeva mai?

Una risatina arrivò da dietro di lui. “Una mano?” Chiese la voce.

“Magari…” Disse Stiles girandosi. Rimase abbaiato dalla luce del telefono dello sconosciuto e alzò una mano alla ceca.

Fu tirato su in un unico movimento.

“Sono Derek.” Disse il nuovo arrivato senza lasciargli la mano.

“Stiles.” Disse con la gola secca.

La sfortuna se le era fatte perdonare tutte insieme.

“Mi dispiace per la luce, devono cambiare il contatore domani.”

“Oh, possibilità che ci sia acqua calda nella doccia?” Chiese Stiles sentendosi sprofondare.

“Tranquillo la caldaia è indipendente.” 

Come se non fosse bastata la figuraccia lo stomaco di Stiles decise che era un buon momento per brontolare.

“Hai mangiato?” Chiese Derek.

“Io…no tranquillo non ti preoccupare. Posso arrivare a domani senza morire.” Derek stava già scuotendo la testa prima ancora che finisse di parlare.

“Lasciare digiuno il mio nuovo coinquilino la prima sera, se mia madre lo viene a sapere mi disconosce. Fatti una doccia che m’invento qualcosa.” 

Stiles ridacchiò imbarazzato per poi farsi una doccia freddissima. Si rifiutava di avere una crush a senso unico per il suo coinquilino. Si conoscevano a mezz’ora appena.

La sua risoluzione subì un duro colpo quando trovò Derek in salotto con delle fette di pane e due barattoli. Aveva acceso delle candele sul basso tavolino vicino alla televisione e si era seduto direttamente sul pavimento.

“Burro di arachidi e marmellata?” Disse speranzoso. “Ho anche del gelato per dessert se ti va.” Era anche più bello alla luce incerta delle candele.

“Sposami?” Disse Stiles prima di riuscire a fermarsi. 

“Solo se mi lasci il ghiacciolo la limone.” Scherzò Derek.

“Ancora non lo sapevo ma quella prima sera ero già innamorato di te.” Disse Stiles con gli occhi lucidi tenendogli forte le mani. “Nonostante il fatto che preferisci la DC e la tua strana passione per le corse mattutine. Fare la fila con te per il nuovo Batman mi farà comunque sentire l’uomo più fortunato del mondo.”

“Anche io ero già innamorato.” Rispose Derek. “Mi dispiace solo di averci messo tre anni ad accettare la tua proposta di matrimonio. So bene che comporta svegliarsi in piena notte e trovarti a fare ricerche su qualche oscura pagina di Wikipedia riguardo alla tua nuova ossessione e che vorrà dire rassegnarmi al secondo posto a Mario Kart. Nonostante tutto non vedo l’ora di passare il resto della vita con te.” Rispose Derek altrettanto emozionato. “Ma solo se mi lasci il gelato al limone.” Aggiunse all’ultimo.

“Altra strana fissa.” Mormorò Stiles scuotendo la testa.

“Per i poteri conferitomi io vi dichiaro marito e marito! Potete baciarvi!” Disse il prete.

 

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