Divine consorti

Cow-t 10. M2.  SAFE. Prompt: Mitologia Greca e Romana.

“Un toro!” Urlò Era infuriata mentre un altro vaso s’infrangeva contro una colonna. Non era neanche tanto semplice considerando che la loro dimora sull’Olimpo non aveva pareti, eppure ogni vaso trovava infallibilmente una superficie solida contro cui spaccarsi in mille pezzi. Non possedevano neanche tutti quei vasi, la dea ad un certo punto aveva iniziato a evocarli appositamente per distruggerli.
“Sei un vergognoso avanzo del genere maschile, e tu dovresti essere il capo degli dei?”
Zeus schiccò la lungua e i cavalli del suo cocchio partirono al galoppo portandolo via dalla furia della sua dolce metà.
Forse se lo sarebbe dovuto aspettare quando aveva sedotto Europa. Ma era la sua natura no? Era sapeva che tipo di dio era prima delle nozze.
Forse parte del problema era proprio nel fatto che non si poteva trovare degli amanti lei stessa essendo la dea del matrimonio.
“Ve lo dico io,” disse decisamente brillo, diverse centinaia di boccali di nettare dopo, “è gelosia.” Iniziava a vederci sfocato e aguzzò gli occhi per mettere a fuoco i suoi fratelli.
Si trovavano a uno dei baccanali organizzati da Pan in occasione di una qualche festa del raccolto. Intorno a loro la danza sensuale infuriava senza sosta ma nessuno osava disturbare i tre potenti dei.
“Non so neanche se potrebbe fare la differenza fratello.” Disee Poseidone buttato all’indietro sulla sedia con la testa rovesciata a guardare il tetto di foglie sopra di loro. “Mia moglie è uguale e non è legata da una qualche voto di fedeltà. Non ti dico la scenata che mi ha fatto quando ha scoperto di Medusa. Ha fatto scappare tutti i pesci nel raggio di chilometri. Ho provato a dirle che era diventata un mostro in seguito all’ira di Atena, e che quando l’avevao sedotta era una donna bellissima ma curiosamente questo non l’ha resa meno furiosa. Al contrario, ho dovuto dormire abbracciato al nostro Kraken talemnte era spaventato da Anfitrite. Temevo che se fosse scappato di nuovo terrorizzato facevamo la replica dell’Etipia, non ti dico che macello che è stato trovare una cura allo sguardo di una gorgone. E sai i mortali che cosa ne hanno evinto da tutta la vicenda? Che per qualche ragione io Anfitrite eravamo adirati per una qualche cosa detta da una regina mortale, come se ci potesse importare qualcosa. Di testa loro hanno incatenato una povera ragazza ad una roccia e tanto per cambiare un mortale si è messo a fare l’eroe e ha pietrificato il mio poveo Kraken. Decapitando Medusa poi, pensa l’ironia.” Il re del mare tnedeva a mischiare un po’ le storie quando era ubriaco, confondendo nomi e posti, ci si sarebbe aspettati che una divinità reggesse meglio una sbornia ma già da un po’ stava parlando rivolto ad uno sgabello vuoto sotto lo sguardo divertito dei suoi fratelli.
Sia Zeus che Poseidone si voltarono verso Ade con aspettativa ma il re degl inferi gli restituì uno sguardo vuoto.
“Cosa?” Chiese con la sua voce cavernosa.
“E tua moglie?” Chiese Poseidone.
“E perché dovrebbe? Sono sposato con la creatura più meravigliosa del creato, come potrei preferirle una mortale. Fra una settimana finisce l’estate e torna agli inferi. Pensavo di regalare una rosa di cristallo. O magari un nuovo albero.” Disse Ade sognante.
I due dei lo guardavano in silenzio.
“Cosa?” Chiese di nuovo stizzito.
“Il matrimonio ti ha proprio rammollito.” Disse Zeus scrollando le spalle.
“RAMMOLLITO?!” Il re degli inferi scattò in piedi mandando lo sgabbello a gambe all’aria.
La musica si fermò e l’attenzione di tutti i presenti si focalizzò su di loro.
“Voi siete dei rammolliti al massimo! Non avete abbastanza spina dorsale da rispettare la dea che avete sposato e non devo certo stare qui a sentirvi piangere delle vostre disgrazie! Me ne torno a casa adesso! A preparare una sorpresa per il ritorno di mia moglie! Perché la amo! …Io!”
Detto questo raccolse le sottane e girò sui tacchi e sparì lasciandoli basiti.

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