Boy’s night

prompt:giungla

“Benvenuti amici alla serata per soli uomini, approfittate del mio nuovissimo rifugio per soli uomini, la Kuzkocave! Il mio regalo per il mio ventesimo compleanno!” esclamò Kuzko, allargò le braccia indicando il rustico rifugio che si era costruito nel profondo della giungla, completo di gomitoli e giochini per le pantere e abbeveratoio per i lama.

“C’è open bar servitevi pure!” disse l’imperatore indicando Kronk in un angolo che faceva volteggiare le bottiglie in aria.

“Venite pure, ho il distintivo barista delle giovani marmotte, vi preparo ciò che volete!”

“Avrei bisogno anche io di un posto così” sospirò Eric lasciandosi andare su un divano “Mi vengono in mente un paio di situazioni in cui mi avrebbe fato comodo nascondermi da qualche parte?”

“Uuuh” Kuzko emise un gridolino avvicinandosi “Siamo già alle lamentele sulle principesse, cos’è successo, hai fatto arrabbiare la rossa?”

“Magari, ho bisogno di alcol per questo” fu accontentato all’istante e buttò giù tutto d’un fiato il contenuto del bicchiere “Come sapete Ariel era una sirena prima di sposarmi, non riuscite a immaginare l’imbarazzo quando, la prima notte di nozze, mi sono spogliato e lei è rimasta a guardarmi perplessa”

“Ne vogliamo parlare? La mia dolce Rapunzel è stata chiusa tutta la vita in una torre, e adesso vuole esplorare il mondo e indovinate chi ha due pollici e ha passato un mese in nave perché non esiste che un principe lascia viaggiare la propria principessa da sola, e non tocchiamo l’argomento animali! Non fa altro che parlare con quel cavallo e quel camaleonte, sono quasi sicuro di stargli antipatico” Eugene sembrava effettivamente distrutto dalla stanchezza.

“Quindi anche la tua parla con gli animali? Pensavo di essere l’unico con questo problema! Biancaneve mi ha fatto una scenata perché a caccia ho ucciso un cervo che era il figlio della cugina, del cognato della madre di un cerbiatto che conosce lei, adesso ha costretto il castello a diventare vegetariano, il mio cuoco si è licenziato dopo la notizia” Bambi lo guardò malissimo e lui afferrò un altro boccale con le gote in fiamme.

“Magari avessi un problema del genere, conoscete Cenerentola no? Si è portata un certo numero di topini che a sentir lei le avrebbero cucito un vestito e adesso c’è una tremenda infestazione, ovviamente quando ho proposto di chiamare il disinfestatore a momenti faceva venire giù le pareti. Tornando invece sul discorso dell’imbarazzo non vi dico l’umiliazione quando l’anno beccata a pulire i pavimenti insieme alle serve, quale che fossero le sue abitudini prima dovrebbe capire che ora è una principessa”

“In realtà in un certo senso la capisco” disse Aladdin, lanciando una mela e riprendendola al volo per poi dargli un morso; la sua scimmietta sembrava impegnatissima in una discussione con lo scoiattolo di Kronk che quest’ultimo seguiva con molto interesse “Io una volta pensavo di essere un ladro, poi mi hanno spiegato la burocrazia e sono rimasto sconvolto, almeno io rubavo per non morire di fame, invece questi burocrati sembrano intenzionati unicamente a concentrare tutto il denaro nelle mani di chi ce lo ha già! Sembra una follia solo a me?”

“Non me ne parlare” disse Robin Hood. I due si scambiarono uno sguardo comprensivo.

“Io penso di avere il problema inverso” disse Febo “Vorrei tanto che Esmeralda la smettesse di ripulire la gente in città, lo so che sono pieni di boria e arricchiti sulle spalle dei più poveri, ma l’ho dovuta tirare fuori di prigione tre volte questo mese, sono lo zimbello di Notre Dame!”

“Mi dispiace ragazzi ma penso di vincere sul fronte imbarazzo, Aurora non una sola fata madrina, né tanto meno due, ma ben tre!” disse Filippo alzando tre dita “Il che è fantastico, l’hanno protetta da Malefica, ma vorrei dire loro che adesso possono stare tranquille, ci penso io: e invece nulla, girano per il palazzo combinando un pasticcio dopo l’altro. Ho dovuto bandire quella verde, Flora dalle cucine, e per un motivo che non capisco il castello continua a passare dal rosa al blu! Poi ho dovuto distruggere un roseto centenario e ripulire il castello da qualunque oggetto appuntito perché dopo la storia dell’arcolaio le è venuta una forma estrema di benelofobia”

“Di cosa?” chiese Bernie seduto sul tavolo, Kuzko aveva rimediato un ditale appositamente per lui, perché potesse bere qualcosa con gli altri.

“La paura degli aghi” spiegò Lewis “La mia ragazza grazie al cielo vuole solo iniziare alle rane a cantare” aggiunse un po’ intimorito.

“È perché siete ancora giovani” commentò Nick, che seduto vicino a Robin Hood sembrava suo fratello gemello “Prendete Judi, non ho il coraggio di chiederle di uscire perché ho scoperto che ha duecentosei fratelli e sorelle: e se poi vuole altrettanti figli?!”

“Oh, non ti preoccupare, sono già stato nel futuro, avremo un solo figlio, è anche in gamba” lo rassicurò Lewis sorridendo come se nulla fosse.

“Aehm, mi sta passando del tutto la voglia di crescere” commentò Hiro con aria spaventanta.

“Anche a me” si aggregò Semola, il quale rifiutava di farsi chiamare Artù anche durante quegli incontri informali “Mi hanno raccontato una storia allucinante su una certa Ginevra che dovrei sposare, ma che poi mi lascerebbe per un altro, anche Merlino può andare nel futuro e dice che è un postaccio”

“A me non sembrava tanto male” disse Lewis “Ma parlo per me ovviamene”

“Se volete venire all’isola che non c’è siete i benvenuti” disse Peter Pan, seduto tranquillamente su uno dei rami che reggevano il soffitto, quel posto gli ricordava tanto l’albero dell’impiccato, si trovava a suo agio “Inizio a pensare di aver schivato una cannonata con Wendy. Eppure non mi capacito, le avevo offerto l’immortalità, per non parlare dell’eterna giovinezza! Niente adulti, niente regole e la possibilità di volare! Cos’altro si può desiderare?”

“Io ho rinunciato all’immortalità per Meg e non mi sono pentito” commentò Hercules, vicino a lui giusto Kronk non sfigurava “Solo che ho fatto un grave errore di calcolo, con il fatto che sono nel regno dei mortali in pianta stabile gli dei mi affidano una missione dopo l’altra perché sono diventato un po’ il loro tutto fare: scappano le mucche di Apollo? Chiamate Hercules! Il cinghiale di Erimanto distrugge un villaggio? Chiamate Hercules! Hanno un’infestazione di uccelli al lago Stinfalo? Chiamate Hercules! Ho dovuto pulire le stalle di Auristeo! Lo sapete che i suoi cavalli sono carnivori? In tutto questo sono praticamente sempre lontano da casa e ci credo che Meg si arrabbia con me! È peggio di un toro della Colchide quando s’infuria!”

“Io non avevo considerato la storia dell’immortalità quando ho sposato Kida” Milo si tirò su gli occhiali con i tatuaggi blu che brillavano leggermente nella penombra della giungla “Ovviamente sapevo che ha vissuto migliaia di anni solo che non mi era chiaro come funzionasse; in pratica i cristalli donano agli abitanti di Atlantide una longevità che non conosce paragone, ma non si tratta di un discorso circoscritto ai nativi, quando sono diventato re il cristallo ha accettato anche me fra i suoi protetti con conseguenze imprevedibili”

“Gaba ika tasoopa?” chiese Stitch.

“Come dire? È difficile mantenere vivace un matrimonio per millenni, amo Kida ma non sono abituato all’idea di vivere per sempre”

“Non tocchiamo l’argomento delle sorprese dopo il matrimonio” sospirò sconfortato Adam “Sapete tenere un segreto?” tutti annuirono preoccupati “Beh, lo sapete che una volta ero una bestia no? Poi l’incantesimo si è spezzato e sono tornato un essere umano, al cento per cento, come se non fosse mai successo; ecco, ho come l’impressione che Belle pensasse che mi fossero rimasti alcune qualità del mio fisico precedente…non so se mi spiego…”

“Non penso di capire…” disse Hiro perplesso.

“Credimi è meglio così!” commentò Jimmy, che era arrossito fino alla radice dei capelli “Sono felice di non avere problemi di ragazze però mia madre mi sta facendo impazzire: prima si preoccupava quando mi mettevo nei guai con la legge, adesso che faccio parte della legge si preoccupa perché ha paura che mi succeda qualcosa mentre faccio rispettare la legge! Ma cosa dovrei fare, chiudermi in camera e non uscire più? Forse dovevo scappare con quella vecchia ferraglia di Silver, scommetto che i pirati fanno una vita da favola”

“Su questo siamo d’accordo ragazzo” disse Jack, alzando la bottiglia di rum nella sua direzione “E quanto alle ragazze, quelle portano guai! Lasciate che ve lo dica uno che è stato dato in pasto ad un kraken da una presunta signorina per bene della borghesia”

“Scommetto che nessuno di voi ha figli…” disse Han Solo dal suo angolo con un sorriso amaro in volto.

Kuzk guardò quella distesa di disperazione che faceva sembrare cupo persino un ambiente rigoglioso come quello della giungla e si ritrovò a pensare che la prossima volta avrebbe fatto meglio a invitare le principesse piuttosto delle loro controparti maschili.

 

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